Ciao a tutti,
è il vostro giornale “Il Corno” che vi parla;
scusate il tono confidenziale ma oggi ho deciso di fare quattro chiacchiere con
voi, miei amati lettori. Siamo già al primo numero del terzo anno, dopo il mio
cinquantesimo compleanno, traguardo che in generale rappresenta un obiettivo
importante per ogni istituzione, ma che, come ricorderete, per me è stato
segnato soprattutto dalla scomparsa prematura del mio caro direttore. Il Toni
Bellati; come certo saprete, ha diretto la mia pubblicazione fin dalla nascita
nel 1964, nell’ambito parrocchiale del circolo giovanile, con un gruppo di
coetanei, con storie di vita e istruzioni diversi, ma tutti desiderosi di
esprimere le proprie idee, sempre nel rispetto dei valori cristiani. In mezzo
secolo mi hanno fatto crescere e non solo di volume, ma soprattutto di
contenuti, analizzando di volta in volta le varie vicende della vita del nostro
paese, raggiungendo negli anni, perdonatemi un po’ di orgoglio, un certo
spessore per Premana e per chi con questo paese ancora si identifica.
La scomparsa del Toni ha inevitabilmente lasciato
un senso di smarrimento per tutti coloro, a cominciare dai suoi familiari, che
da sempre hanno collaborato con lui nei vari impegni della vita del paese e per
la sua grande passione per le tradizioni di Premana; vuoto del quale, forse,
non ci siamo ancora bene resi conto.
Da subito, dopo la sua scomparsa, i miei
redattori, capitanati dai suoi familiari che più di tutti conoscevano le varie
fasi organizzative, si sono sentiti in dovere, forse anche sull’onda
dell’emozione, di non interrompere la mia pubblicazione. Per far questo si sono
dati da fare, assumendosi tutti maggiore impegno, dividendosi i vari compiti,
con l’aiuto dei sempre più moderni strumenti tecnologici, e di fatto stanno
continuando egregiamente, con risultati di tutto rispetto (il numero di Natale
ne è la dimostrazione), anzi, come avrete notato, con delle novità e migliorie
che spero facciano piacere a voi lettori.
Tutto a posto dunque? Eh, non proprio tutto!! C’è
ancora qualcosa che non va… e mi sembra giusto condividerlo con voi.
Inutile negarlo... Ci sarebbe il bisogno di
identificare in redazione una figura trainante (chiamatelo caporedattore,
chiamatelo direttore, non è un problema di termini...), che abbia il carisma,
la disponibilità e le capacità necessari; che sia "l'anima" del
giornale. In questi tre anni del "dopo Toni" i redattori si sono
arrangiati, anche bene tutto sommato, ma la situazione è tutt'altro che
definita e stabile.
C’è poi da tener conto che da anni i redattori
sono sempre quelli, nonostante più volte si sia fatto appello a giovani,
studenti ecc. in merito alla possibilità di prendere parte alla redazione, ma
purtroppo ben pochi hanno provato e tenuto duro; non è necessario niente di
trascendentale, solo un po’ di buona volontà per trovarsi, chiacchierare,
discutere, esprimere un parere, in un rapporto schietto, che sicuramente
favorisce la comunicazione, in un periodo dove, complici i social media, ci
sono sempre meno rapporti tra le persone; inoltre poi, chi se la sente, ha la
possibilità di scrivere qualche articolo, ripagato con l’orgoglio di veder
pubblicato un pezzo, oltre che di aver contribuito a un’opera per il bene di
tutti. È indispensabile, perché possa continuare ad essere un giornale al passo
coi tempi, che ci sia un certo ricambio nei vari elementi della redazione;
l’ingresso di forze giovani inoltre contribuirebbe ad avere maggiormente
sott’occhio i problemi nuovi e futuri con cui anche Premana si troverà, prima o
poi, a fare i conti (lavoro, immigrati, problemi sociali ecc.).
Sicuramente poi sarebbe un banco di prova per far
emergere dei redattori con particolari aspirazioni giornalistiche che in un
futuro potrebbero giovare anche professionalmente. Mi sembra che sia
un’occasione da non sottovalutare per tanti studenti!
Perché vi dico queste cose? Non perché io creda
che queste mie confidenze portino chissà quali cambiamenti, e nemmeno ho lo
scopo di farmi compatire. Sapete com'è... Quando uno ha dei pensieri in testa
fa fatica a tenerli per sé e ha voglia di aprirsi agli altri. Gli altri siete
voi, cari lettori, e anche se negli ultimi tre anni avete continuato a leggermi
e a sostenermi, sappiate che comunque la pubblicazione di ogni mio numero non è
affatto una cosa semplice, e non è così scontato che prosegua a oltranza. I
problemi da risolvere insieme sono il ricambio generazionale, la necessità di
nuove idee e di nuove forze tra i miei redattori, il bisogno di qualche novità
che porti nuovi stimoli, il desiderio di una maggiore collaborazione da parte
di tutti nel portare notizie, curiosità, fotografie (a volte mi tocca
trascurare degli eventi solo perché i redattori non ne sono a conoscenza, e
nessuno me lo fa sapere...).
Ecco, cari lettori, ho solo voluto aprirmi a voi
con la massima trasparenza per confidarvi le mie preoccupazioni, i miei dubbi…
Ad ogni modo i miei fedeli redattori un altro anno
l'hanno iniziato... Poi staremo a vedere!
Grazie dell’attenzione e…
Buona Pasqua a tutti!
Il Corno
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